Eccoci alla seconda tappa di Noi viaggiamo sicuri, avete risposto con entusiamo alla prima, una sorta di giro di ricognizione per contarci e far scattare il passaparola, siamo ora pronti ad entrare nel vivo del nostro progetto.
Come possiamo relazionarci con chi non
protegge adeguatamente i bambini durante i viaggi, brevi o lunghi che siano? Come possiamo convincerli a cambiare idea? Sono loro il nostro target, insieme proveremo a [capire come] raggiungerli e mettere in atto strategie diverse per provare a convincerli, o almeno seminare in loro dei dubbi.
Sono convinta che sia molto importante
provarci, tenendo conto che le persone che non legano i bimbi sono tanti
esseri umani diversi, con motivazioni diverse.
A questo punto è il momento di passare dalla teoria alla pratica. Vi offriamo due input per questa seconda tappa.
Il
primo vede finalmente protagonisti i bambini, creando un messaggio destinato a loro.
Introduciamo leggerezza e allegria nella nostra campagnia CreAttiva aiutati della dimensione ludica: da
soli o in compagnia di bambini (il nostro sogno sarebbe che il
gioco che vi stiamo per spiegare venisse riproposto da maestre, educatrici, animatrici nelle loro
classi, di qualsiasi ordine e grado, durante i loro laboratori), disegniamo dei cuccioli - umani o non, a libera scelta -, sorridenti e felici, legati in un seggiolino; le cinture di sicurezza dovranno essere ben riconoscibili, magari usiamo un evidenziatore per colorarle! Ritagliamo poi i nostri disegni e lasciamoli ad altezza metro nei parchi giochi, davanti
all'ingresso di asili e scuole, in biblioteca, in ludoteca, vicino al gelataio, sui mezzi, ovunque ci sia passaggio di bambini. Saranno
loro a dover trovare questi disegni, il messaggio che dovrà trasparire
dai disegni dovrà essere molto chiaro: "legato nel seggiolino
sono felice! :)"
Trascriviamo sul retro l'indirizzo del
nostro blog http://appuntamenticreattivi.blogspot.it, questa parte del
messaggio naturalmente sarà per gli adulti che li accompagnano, la curiosità potrebbe spingerli a visitarci e diventare collaboratori.
Qualcuno di voi avrà riconosciuto il riferimento ad un altro progetto, l'ispirazione viene da innestare, di Cevì, cui vi invito a linkare se parteciperete con un innesto, di sicurezza gioiosa, da bimbo (quello che è in noi e ci farà produrre disegni pieni di emozione, o quelli che abbiamo in casa o in classe) a bimbo :)
Il secondo input: offriamo uno spazio d'ascolto, dove chi ha problemi li possa esporre senza sentirsi giudicato e mettiamo a disposizione le esperienze personali.
E' molto importante cercare di aiutare chi è già
consapevole dei rischi ma fatica a mettere in pratica anche le teorie più
convincenti.
Un'amica
una volta mi disse che non era convinta servisse l'ennesimo video di crash test con commenti arrabbiati verso chi non lega i bambini, pensava
fosse più utile un supporto empatico, diretto a chi è in difficoltà, a chi per esempio non poteva, umanamente,
inserire una mezz'ora buona al mattino per covincere il figlio a
legarsi, o reggere pianti infiniti di un neonato. E io l'ho
profondamente capita, ricordando certi viaggi da incubo (non a caso
usavano registrazioni di pianti di bambini come strumenti di tortura),
resta però che sulla sicurezza non possiamo derogare. E allora come si
fa? Bisogna inventarsi qualcosa! Confrontando le esperienze
escono spunti preziosi.
Come arrivare a questa condivisione complice? Come creare occasioni e presupposti per offrirla?
Bisogna prima chiarire cosa ci blocca.
"Quando
vedo le persone che viaggiano con i bambini non legati bene nel
seggiolino in auto, mi assale la rabbia, poi diventa paura perchè temo
capiti loro qualcosa! Subito dopo invece mi sento impotente, sento di
non poter fare nulla, non so cosa fare, non so cosa dire, non riesco ad
intervenire..."
In noi emergono tante emozioni diverse: rabbia (a volte molta), indignazione, allarme, preoccupazione, frustrazione, paura, imbarazzo, senso di ingiustizia (a me specialmente questo, la sicurezza dovrebbe essere una garanzia minima che noi adulti dovremmo offrire a TUTTI i bambini!), una tempesta emotiva che a volte ci paralizza.
Non è immediato comprendere, ne' poi facile comunicare, che tutti
questi sentimenti vogliono solo esprimere il bisogno di protezione e
sicurezza che proviamo nei confronti dei bambini coinvolti, quando lo facciamo possiamo finalmente metterci in ascolto, raggiungere il nostro obiettivo.
Chi
non lega i bimbi deve percepire la possibilità di
chiederci aiuto, la nostra attitudine empatica.
Noi mettiamo a disposizione questo post: chiunque lo desideri potrà commentarlo, anche in modo
anonimo, raccontandoci le sue difficoltà, chiedendo spunti, è un'occasione per
confrontarsi, nessuno lo/la etichetterà come "madre disgraziata", o
"padre delinquente", "nonno, nonna, zia, zio superciale".
E se
volete fatelo anche voi: scrivete un post invitando chi ne ha ad esporre
difficoltà legate al viaggiare in sicurezza e a condividere nei commenti strategie utili da provare.
Nel quotidiano, se ce la sentiamo - chi è particolarmente estroverso e chiaccherone si troverà facilitato -, possiamo provare a introdurre l'argomento sicurezza anche accidentalmente, buttare un amo e stare a vedere che succede:
"ho visto che qualche volta non leghi il tuo
bambino / la tua bambina, piange tanto quando tenti di metterlo / la nel
seggiolino? Alcuni bimbi si sentono costretti e insofferenti all'inizio, noi abbiamo visto che funziona (descrizione della propria routine, dei giochi da fare in auto, di quel che si vuole condividere).... " potrebbe
aprirsi qualche finestra.
Se invece ci rispondessero "se è solo
per fare un breve percorso non penso valga la pena metterli nel seggiolino..." sarebbe
ugualmente una buona occasione per condividere informazioni "Pensa che invece ho letto una statistica che mi ha molto colpita: la maggior parte degli incidenti mortali avvengono su
tragitti brevissimi proprio perchè in molti non sanno quanto sia pericoloso! Da quando l'ho spiegato al mio bambino, che si rischia di farsi molto male e che per questo mi metto anche io sempre la cintura è il primo a ricordarmi di farlo quando stiamo per partire! E' diventata una routine"
Per oggi è tutto!
Ora aspettiamo i vostri contributi e feed back e ...passate parola! :)
Grazie!
Sei stata bravissima a spiegare la tempesta emotiva che si scatena nel vedere certe scene!
RispondiEliminaIo cerco sempre di essere gentile, ma ho visto che intervenire su certi argomenti scatena la rabbia delle persone, che si sento accusate...
Purtroppo, nella mia esperienza, ho conosciuto persone che a parole ti dicono di sì, e poi partono con tre (!) bambini che scorazzano sul sedile dietro e loro seduti davanti con le cinture allacciate!!
Dimenticavo! Cercherò di fare un disegno, mi piace molto l'idea di innestare :)
EliminaGrazie!
EliminaNon possiamo sostituirci agli altri, però possiamo provare a condividere quello in cui crediamo, se siamo sinceri siamo anche credibili e a quel punto non possiamo fare altro.
Aspettiamo i tuoi innesti
:)
Ciao!!
RispondiEliminasulla nostra pagina facebook abbiamo condiviso la vostra campagna. Abbiamo coinvolto tutte le mamme creative che "ci frequentano".
Se vi fa piacere leggete qui
http://www.facebook.com/pages/mum-in-ART/487749067922763
Brave, brave e ancora brave!!
mum in ART
Grazie Mum in ART! :)
RispondiEliminaIn questi giorni siamo meno presenti sul web per questioni personali varie, ma siamo felici di un crescente numero di adesioni e arriviamo a leggere, inserire, commentare da tutti. :) E penso che i like di oggi siano merito vostro! GRAZIE! :)
Ecco il disegno di mamma Claudia e di Topastro: http://pollon72.blogspot.it/2013/05/noi-viaggiamo-sicuri.html lasciato in un centro commerciale a Savignano
RispondiElimina...e finalmente parteecipo anche io! :)
RispondiEliminahttp://ilmondodici.blogspot.it/2013/06/gite-innesti-parco-giochi-imparare-viaggiando.html